Giovedì, 28 Settembre 2017 07:23

Assicurazione animali domestici: perché farla

Un animale domestico è parte della propria famiglia.  E in quanto tale, comporta non solo diritti e doveri, ma anche imprevisti e difficoltà. Dunque, perché non assicurarlo? Come funziona una assicurazione animali domestici?

In primis, c’è da dire che le assicurazioni per gli animali sono principalmente di due tipi:

- la più diffusa, è la classica assicurazione RC, quella civile verso i terzi, che non protegge tanto i cari animali di compagnia quanto le altre persone o cose – perché può valere anche sugli oggetti – che in qualche modo il nostro amico abbia danneggiato, scheggiato, devastato o distrutto. Fino al 2009 per ben diciotto razze canine, ritenute particolarmente aggressive e pericolose a priori, questo tipo di assicurazione era addirittura prevista per legge; la normativa è cambiata in seguito e adesso l’assicurazione è diventata obbligatoria soltanto per quei cani che abbiano già aggredito qualcuno o per cui il veterinario ha ritenuto necessario fare una segnalazione in tal senso. Ciò non toglie che il padrone dell’animale resta civilmente e legalmente responsabile dei danni causati e arrecati dal proprio animale;

- il secondo tipo di assicurazione animali domestici è di carattere preventivo-sanitario: esse agiscono nel campo medico-assistenziale e si possono stipulare in vista di cure extra per l’animale stesso o per motivi collegati alla sua salute o a quella del suo padrone.

L’assicurazione civile per i cani

Dopo che diverse razze di cane sono salite ai disonori della cronaca per aver violentemente attaccato adulti e soprattutto bambini, spesso purtroppo storpiandoli e mutilandoli, c’era stato un generale inasprimento delle pene e della legge nei confronti dell’animale domestico più amato dalle famiglie, ossia il cane.

Risale al 2006 la famosa ordinanza del Ministro Livia Turco contro un certo numero (diciassette) di razze canine, individuate in una lista di “pericolose”, per cui divenne improvvisamente obbligatorio stipulare una polizza assicurativa. Quest’infelice ordinanza non ha sortito alcun effetto in termini di efficacia nell’incidenza di attacchi e violenze da parte di cani e numerosi veterinari si sono schierati contro la stupidità di indicare delle razze come più violente delle altre.
L’anno successivo, infatti, l’ordinanza è stata modificata: cancellata la lista delle razze pericolose, si è ritenuto opportuno introdurre alcune importanti regole per la convivenza pacifica tra animali e esseri umani nei luoghi pubblici; è diventato obbligatorio l’uso del guinzaglio a max 1,50 mt e della museruola se il cane è potenzialmente irascibile e se così richiesto dalle Autorità competenti.

Ordinanza pienamente confermata nel 2014 e che rappresenta una sorta di via di mezzo tra il tentativo di  placare gli animi degli allarmisti e le riserve di animalisti e veterinari.

Inoltre, la legge obbliga la stipula di una polizza assicurativa RC esclusivamente per i cani “dichiarati a rischio elevato di aggressività”, precedentemente inseriti in apposito registro tenuto regolarmente aggiornato e indicati dal veterinario.

Se per qualche motivo, siete possessori di un cane potenzialmente aggressivo, siete quindi tenuti a stipulare una RCT. E, proprio come fossero un’automobile, sul mercato ci sono diverse varietà di polizze, il cui valore e differenze principali dipendono dalla razza del cane in oggetto e dalla sua età.

 

Ultima modifica il Giovedì, 01 Febbraio 2018 06:20

Visitando questo sito web si autorizza l’impiego di cookie. Continuando ad utilizzare il sito Internet fornite il vostro consenso all'utilizzo dei cookies.